Scanner 3D impedisce a un’opera d’arte Ceca di essere persa per sempre

Riepilogo: Durante i lavori di ristrutturazione di un istituto professionale nella città ceca di Olomouc, un bassorilievo lungo 6 metri rischiava di essere distrutto, quindi si è deciso di digitalizzarlo per la riproduzione.

Obiettivo: Utilizzare uno scanner 3D portatile e acquisire digitalmente l'intero rilievo, quindi elaborare le scansioni in un modello 3D da fresare in diversi pezzi e quindi assemblare.

Strumento utilizzato: Artec Eva

Il Lettore, un bassorilievo di sei metri sulla facciata di una scuola della repubblica Ceca è stato oggetto di una scansione 3D con Artec Eva, eseguita dai partner Artec ABBAS, permettendo di creare una riproduzione di dimensioni inferiori e ricollocare l’opera sull’edificio durante un radicale restauro.

Preservare le opere d’arte dovrebbe avere sempre un’alta priorità, ma in alcune rare occasioni non si può fare nulla per salvarle, quindi la cosa migliore è farne una copia esatta. La storia del bassorilievo del Lettore mostra come uno scanner 3D possa aiutare a svolgere questo lavoro.

Il lettore è uno delle opere dello scultore Ceco Vojtěch Hořínek (1906-1998) per le aree pubbliche di Olomuc, la sesta città più grande della Repubblica Ceca. Il bassorilievo di sei metri è stato scolpito nel 1951 per decorare la facciata dell’edificio che ospita al momento l’istituto professionale di Olomuc.

Il bassorilievo originale del Lettore.

Nel 2015 la scuola ha deciso di rinnovare l’edificio, il che significava anche isolare le pareti. Per svolgere tale compito l’opera andava rimossa e di conseguenza persa per sempre. Il figlio di Vojtěch Hořínek, Karel, è stato coinvolto per aiutare ad effettuare una replica del bassorilievo che potesse essere collocata sulla facciata dell’edificio al posto dell’originale.

Hořínek ha contattato i partner Artec ABBAS su raccomandazione di un loro precedente cliente, chiedendo se avessero potuto digitalizzare il bassorilievo in 3D e creare una copia da collocare sulla facciata. Hořínek voleva anche diminuire le dimensioni del bassorilievo, riducendolo da sei a cinque metri, così che potesse inserirsi meglio nel design architettonico dell’edificio restaurato.

La squadra ha anche apprezzato la leggerezza di Eva: reggere un dispositivo più pesante mentre si è in bilico su una scala sarebbe stato un lavoro faticoso.

Il bassorilievo è stato scansionato da due specialisti ABBAS usando Artec Eva e una batteria esterna, una soluzione ideale per lavori all’esterno. La scansione ha subito un ritardo di un paio d’ore a causa del tempo piovoso, ma non appena il cielo si è schiarito e il bassorilievo si è asciugato e la squadra ha potuto procedere. La portabilità dello scanner 3D si è dimostrata un vantaggio essenziale, poiché la scansione è stata effettuata da una scala: una persona scansionava il bassorilievo con Eva mentre l’altra teneva il portatile, in piedi sulla tettoia del portico dell’edificio. La squadra ha anche apprezzato la leggerezza di Eva: reggere un dispositivo più pesante mentre si è in bilico su una scala sarebbe stato un lavoro faticoso.

Altri metodi di digitalizzazione 3D avrebbero richiesto più preparativi e l’uso di altri supporti: con la fotogrammetria, per esempio, si sarebbe dovuto posizionare sul bassorilievo bersagli di riferimento, e sarebbe stata necessaria un’impalcatura intorno ad esso. Dato che la tettoia del portico è molto stretta, erigervi sopra un’impalcatura sarebbe stata un esperienza a dir poco imbarazzante.

Una volta ottenute tutte le scansioni necessarie, la squadra di ABBAS ha iniziato a processare i dati in Artec Studio, il che ha richiesto all’incirca sei ore. Avevano sei file (40 GB di dati in totale), che hanno ottimizzato in un file STL di 150 MB. Il modello STL è stato usato per fresare una replica del bassorilievo in polistirene indurito nello studio 3D della Facoltà di Arte dell’Università Tecnologica della città di Brno. La fresatrice disponeva di un plugin speciale per il formato STL, in modo che il file STL non dovesse venir convertito in un altro formato.

Il modello 3D del Lettore in Artec Studio.

La fresatura è stata eseguita da un robot KUKA KR60. Considerata le dimensioni ingenti del modello 3D, è stato necessario dividerlo in 10 parte da essere fresate singolarmente e poi riassemblate. Dopodiché modello di polistirene è stato ricoperto di malta per poter realizzare uno stampo di malta. Appena lo stampo si è indurito, è stato possibile creare il modello finale in fibra di poliestere, scelta per la sua resistenza.

Il robot KUKA KR60 fresa una parte del modello in polistirene.

Lo stampo di malta del Lettore.

Il modello definitivo in fibra di poliestere.

Finire il modello di polistirene, creare lo stampo di malta e il modello finale di poliestere è stato eseguito da uno dei laureati dell’Università Tecnologica, Viktor Paluš. La sua squadra ha anche installato la copia del bassorilievo sulla facciata. Ora la copia del Lettore è tornata al suo posto.

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